Ecco il piano del Parco di Portoselvaggio, osservazioni entro il 15 maggio

Pubblicato il 22 marzo 2023 • Ambiente , Comune , Comunicazioni , Urbanistica e territorio Via Litoranea Sant'Isidoro - Santa Caterina, 73048 Nardò LE, Italia

Il Consiglio comunale lo ha adottato a maggio scorso. È lo strumento di tutela del Parco

Depositato il Piano Territoriale del Parco naturale regionale di Portoselvaggio Palude del Capitano, così come prevedono la legge della Regione Puglia n. 19 del 1997 e la delibera della giunta della Regione Puglia n. 770 del 2014. Da questo momento chiunque può prenderne visione, estrarne copia, fornire osservazioni e contributi scritti. Il Piano, adottato dal Comune di Nardò il 17 maggio 2022 con una delibera di Consiglio comunale, è lo strumento che consente la tutela dei valori ambientali e culturali del parco, ovvero il patrimonio naturale, paleontologico, storico e antropologico espresso dal suo paesaggio. Nel dettaglio, tra le altre cose, il piano disciplina l’organizzazione generale del territorio e la sua articolazione in aree caratterizzate da forme differenziate di uso, godimento e tutela e stabilisce vincoli, destinazioni di uso pubblico e privato, sistemi di accessibilità veicolare e pedonale, indirizzi e criteri per gli interventi su flora, fauna e ambiente naturale in genere. Il documento, con tutti gli elaborati e con la delibera di adozione, sono disponibili (e ovviamente scaricabili) sul sito del Comune di Nardò al seguente link: PIANO DEL PARCO
Il termine ultimo per la presentazione delle osservazioni è il 15 maggio 2023. Dovranno pervenire all’ufficio Protocollo (presso il castello, piazza Battisti) attraverso spedizione, consegna a mani o invio per posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo@pecnardo.it (utilizzando il modulo disponibile sul sito). 
“Il Piano – spiega l’assessore con delega ai Parchi e Aree protette Andrea Giuranna - è lo strumento che, dopo un lavoro che è durato più di dieci anni, ci consentirà ora di tutelare al meglio natura, paesaggio, valori archeologici, identitari e storici del nostro parco. A cominciare dall’enorme patrimonio rappresentato dalle emergenze archeologiche. Così come prevede la legge, mettiamo il Piano a disposizione di chiunque voglia contribuire e partecipare all’opera di difesa collettiva di Portoselvaggio”. 
                                                                                                             Ufficio stampa